Mi è capitato di fare questi pensieri, che posso fare?

Non ti spaventare! 

Sicuramente stai passando un periodo difficile che stai cercando di affrontare.

Il primo passo per uscirne fuori è parlarne! 

Sappiamo che è molto difficile perché si ha paura, ci si vergogna e non si sa bene con chi parlarne, però parlare delle proprie fragilità ed insicurezze è un atto di coraggio e crescita! 

Chiedi aiuto a qualcuno. 

Se non sai a chi chiedere aiuto, puoi, ad esempio, iniziare ad identificare una persona che ti ispira fiducia, tra gli amici, familiari, insegnanti. 

Puoi rivolgerti anche ad uno psicologo, al tuo medico di base e/o pediatra o direttamente a noi, contattando l’HUB Benessere psicologico al numero +39 353 436 3701 o all’email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Invece, se senti che la situazione ti sta sfuggendo di mano o in situazioni di emergenza chiama questi numeri: 112 o il numero del Telefono Azzurro 19696, attivo 24 ore su 24.

Non avere paura, sicuramente qualcuno ti ascolterà!

 

Cosa fare se noto qualcosa di strano in unǝ amicǝ?

Trova un modo per entrare in contatto con lui/lei e non farlo sentire solo. 

Se senti che c’è un pericolo imminente contatta subito un familiare o una persona cara che può aiutarti. Altrimenti contatta il numero di emergenza 112.

Inoltre è attivo  24 ore su 24 il numero del Telefono Azzurro 19696

Cosa fare se unǝ amicǝ si confida con me?

Bene! E’ un primo passo fondamentale, ma ricorda: nulla si può affrontare da soli!

In questo sito troverai un orientamento di base che guida alla gestione delle emergenze e sensibilizza al cogliere i segnali di sofferenza che necessitano di ascolto. 

Incoraggia il tuo amico a chiedere aiuto e, soprattutto, segnala la situazione prima che sia troppo tardi se senti un pericolo imminente!

Non avere paura di tradirlo, puoi salvargli la vita!


A cosa può servire lo psicologo?

A volte, può essere più facile aprirsi con un adulto diverso, all’interno di un contesto di ascolto neutrale. 

Lo psicologo può restituire la percezione di come i pensieri possano essere affrontati e non giudicati. E’ lì per te, camminerà insieme a te per ritrovare la strada!

La disperazione, la perdita di speranza e la solitudine sono l’esito di un dolore che non trova altra forma di elaborazione. Insieme, si possono attraversare e si possono ritrovare le opportunità e le risorse. 

Ricorda che lo psicologo è tenuto al segreto professionale e puoi sentirti libero di esprimerti senza paura che le tue confidenze vengano raccontate ad altri.

Il dolore mentale: la punta di un iceberg

Nei momenti di disperazione tutto sembra difficile o impossibile. 

Tutto ci sembra confuso, non sappiamo neanche da cosa partire e cos'è che davvero ci fa stare male. 

A volte teniamo tutto questo dolore dentro pensando che è tutta colpa nostra. 

Tuttavia, è importante comprendere che la disperazione è la punta di un iceberg: la parte che non si vede è quella più grande e difficile da affrontare. 

Spesso, accanto ai pensieri sul suicidio possono esserci tante forme di sofferenza:

  • Difficoltà nel rapporto con il cibo
  • Difficoltà nel comunicare o manifestare le proprie emozioni
  • Non accettazione del proprio corpo e/o del proprio aspetto fisico
  • Confusione sulla propria identità di genere e/o sulla sessualità
  • Problematiche familiari che comportano continue discussioni e litigi
  • Sentirsi soli e/o isolarsi dai coetanei 
  • Aver subìto o subìre atti di bullismo, ricatto o violenze
  • Profonda tristezza o cambiamenti repentini d’umore (es: dal pianto all’euforia)
  • Reazioni emotive incontrollate (come scatti di rabbia eccessivi e apparentemente immotivati)
  • Uso e abuso di sostanze, come alcool, fumo, droghe e/o farmaci
  • Aver subìto eventi traumatici, come lutti o separazioni, abbandoni o abusi di vario genere.

 

Se sei un adolescente e...

  • Provi umiliazione, tristezza, rabbia
  • Hai difficoltà ad alzarti la mattina
  • Vedi un problema più grande di te e vorresti fuggire
  • Non hai voglia di vedere gli amici
  • Hai perso l'appetito o ti abbuffi
  • Pensi che farti del male risolverebbe il problema
  • Hai pensato alla morte per risolvere la situazione
  • Il dolore e l'angoscia sono sempre più presenti
  • Ti sembra di non resistere più senza farti del male
  • Pensi continuamente alla morte come soluzione al problema

Chiedi aiuto!

Parla con qualcuno, chiedi aiuto ad un genitore, un familiare, un amico o uno psicologo.

oppure chiama il Telefono Azzurro

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